Alcuni progetti seguono le linee guida proposte dal CiPS, Piano Nazionale di Educazione all’Immagine per le scuole, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, volto ad introdurre il linguaggio cinematografico e audiovisivo nelle scuole, come strumento educativo in grado di facilitare l’apprendimento ed essere utilizzato trasversalmente nei percorsi curriculari.
Per consentire al sapiente utilizzo del linguaggio cinematografico di diventare uno strumento di comunicazione didattica ed educativa è indispensabile un adeguato contesto metodologico, al quale siamo molto attenti. Le attività nelle scuole utilizzano infatti metodologie innovative alternative alla lezione frontale, come il brainstorming, il problem solving e il learning by doing, per stimolare la partecipazione attiva degli studenti, partendo dalle loro conoscenze e dalla loro capacità di utilizzare strategie risolutive creative, in percorsi diversificati in base alle fasce di età.
L’utilizzo di metodologie innovative e coinvolgenti è indispensabile, poiché conoscenze e competenze si raggiungono solo se vi è, alla base, una grande motivazione negli studenti. Attraverso questo approccio nuovo alle varie forme di educazione all’immagine nella scuola, la motivazione di bambini e ragazzi viene stimolata per portarli ad affrontare tematiche attuali di importante valore sociale, culturale ed educativo.